In principio era Facebook. Ora sempre più utenti si stanno spostando su Instagram, dove si dimostrano più attivi e coinvolti. La spiegazione è semplice: Instagram ha studiato l’algoritmo perfetto per aumentare la nostra permanenza sulla piattaforma.
Dall’algoritmo inverso, che faceva comparire gli aggiornamenti in ordine cronologico inverso, si è passati a un algoritmo di rilevanza: i contenuti che compaiono per primi sono quelli dei contatti a cui siamo più interessati.
Ma come fa Instagram a sapere cosa ci piace di più (e quindi cosa ci può tenere inchiodati davanti allo schermo per più tempo)? Il merito è del machine learning, che osserva e registra il nostro comportamento online e ci propone ciò che desideriamo.
La prima regola, come sempre, è quella di creare contenuti di qualità. In secondo luogo, va creato un buon piano editoriale, che ci permetta di essere presenti in maniera costante. Instagram premia i profili che si dimostrano attivi. Ecco perché va dedicato del tempo alla ricerca di profili da seguire e alla distribuzione di “mi piace” e commenti. Attenzione: interagiamo in maniera autentica e significativa, dedicando qualche parola in più di un “bella foto”, altrimenti l’algoritmo ci scambierà per dei bot. Restiamo umani, insomma.
Chi usa i social per promuovere la propria attività non può rimanere indietro. Gli aggiornamenti sono sempre più frequenti e vanno seguiti e sfruttati.
Anche chi ha un profilo curato, ormai non può fare a meno delle Stories per farsi notare. Piacciono perché sono dinamiche, creative, si possono arricchire con emoji, GIF, testi e altri elementi che creano più coinvolgimento rispetto ai contenuti statici. E se vi dispiace perderle dopo 24h, ricordatevi che potete “tenerle in vita” negli Highlights, le raccolte di Stories in evidenza.
In Italia l’uso delle Stories per i profili aziendali non è ancora consolidato, perciò la capacità di sfruttarle può darvi un forte vantaggio competitivo. Cercate di creare contenuti di valore, che ispirino gli utenti o raccontino una storia (non si chiamano così per caso, no?), per esempio mostrando il “dietro le quinte” del vostro lavoro, in modo da offrire un buco della serratura dal quale lasciar sbirciare il lato umano dell’azienda agli utenti.
Una volta raggiunti i 10.000 follower, poi, vi si apriranno nuove frontiere: Instagram vi darà, per esempio, la possibilità di inserire un link al vostro sito proprio all’interno delle Stories (avete mai sentito parlare di “swipe up”?).
Chi ha detto che la televisione è morta? Sta solo cambiando aspetto. Instagram ha festeggiato il miliardo di iscritti con una grande novità, che cerca di fare concorrenza a YouTube: la Instagram TV, che consente a chiunque di creare i suoi “15 minuti di celebrità”.
Un ultimo promemoria: ricordatevi che le immagini e i video, su questa piattaforma “smartphone oriented”, vanno caricati in formato verticale.