Google I/O 2017: tutte le novità Android

La terza di maggio è stata una settimana che molte persone nel mondo attendevano con ansia. No, non c’entrano il calcio o la musica: si trattava di Google I/O, la conferenza annuale per gli sviluppatori di Android che dal 2008 chiama a raccolta non solo chi con Android ci lavora ma tutti gli appassionati del sistema operativo per mobile sviluppato da Google. E svela al mondo le più avveniristiche novità nel settore.

Per farci un’idea, nel corso delle passate edizioni Google ha svelato innovazioni del calibro di Chrome, Google Web Toolkit, Google Assistant (l’anno scorso) e molte altre. Vediamo ora cosa è accaduto quest’anno nella tradizionale location di Mountain View.

Utilizzo di Android nel mondo

Innanzitutto la casa madre ha snocciolato un po’ di dati, che mostrano una crescita costante di Android: i dispositivi attivi nel mondo sono in media due miliardi ogni mese e – cosa più interessante – non sono solamente i comuni smartphone e tablet, ma anche sempre più orologi (smartwatch), televisori e automobili. Tutti accomunati dall’impiego del sistema operativo di Google.

L’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, ha svelato cifre impressionanti relative alle altre piattaforme del colosso americano: un miliardo sono gli utenti di Youtube, un miliardo sono le ore di video guardate sulla piattaforma, un miliardo sono i km percorsi ogni giorno servendosi di Google Maps. E le foto caricate su Google Foto ogni giorno? Sono un po’ di più: 1,2 miliardi.

Le ultime novità di Android

È stata annunciata Google O, la nuova versione di Android che evolve così alla 8.0. Sarà disponibile entro la fine del 2017, ma gli utenti con smartphone Pixel o Nexus possono già testare in anteprima una versione beta previa registrazione e provare le novità: per esempio, guardare un video mentre si utilizza il cellulare per fare altro, oppure avviare e gestire le app in modo più rapido.

Poi ci sono Android Go, una sorta di sistema operativo light in grado di funzionare anche con meno di 1 GB di RAM e pertanto ideale per terminali con hardware ridotto, e Google Lens, una nuova funzionalità che trasforma la fotocamera di cellulari e tablet in un motore di ricerca: basterà inquadrare un oggetto on un dettaglio per conoscere in pochissimo tempo tutte le informazioni su di esso, ovviamente sulla base del sapere (quasi) illimitato di Google. 

La vera sfida riguarda gli assistenti virtuali: Google sbarca sugli iPhone con il suo Google Assistant, l’aiuto personale già disponibile su web e su dispositivi Android, che parlerà anche italiano e permetterà tra le altre cose di effettuare pagamenti online con semplici comandi vocali. La guerra a Siri è appena cominciata, quella ad Apple continua).

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