Acquisti online e transazioni sul web stanno prendendo sempre più piede nella nostra vita quotidiana. Non più solamente biglietti aerei o prenotazioni di alberghi e hotel: siamo diventati assidui frequentatori di siti di e-Commerce e cerchiamo online abiti, mobili, scarpe, libri e ogni sorta di merce.
E un numero sempre crescente di imprenditori e artigiani cerca di vendere online i propri prodotti, per raggiungere potenziali clienti anche dall’altra parte del mondo.
Una ricerca condotta da Internet Retailer ha provato a mettere a fuoco i trend futuri degli acquisti online, rivelando che negli Stati Uniti il volume di affari generato dall’e-commerce ha superato nel 2016 i 330 miliardi di dollari e prevede per il 2018 di sfondare il muro dei 400.
Nonostante questo dato, però, la spinta all’e-commerce nel futuro arriverà dall’Asia: mentre negli Usa questo mercato ha raggiunto un punto molto vicino alla saturazione, le vendite via e-commerce dell’Oriente seguiranno un trend di crescita continua, trainate ovviamente dalla Cina.
Questo impone un’importante riflessione per le aziende italiane interessate a vendere online i propri prodotti: il mercato estero, soprattutto quello ad est, è un bacino preziosissimo cui guardare e le strategie di comunicazione nostrane non possono ignorarlo. La parola d’ordine è internazionalizzarsi: creare siti web multilingua, con testi in inglese, in russo e anche in cinese, è fondamentale per aprirsi a questi mercati. Fate però attenzione: affidatevi a servizi di traduzioni professionali e non a Google Translate!
Il commercio mobile è in costante crescita e in futuro diventerà predominante. Sempre più si concludono acquisti da smartphone e da tablet, grazie a siti e-commerce navigabili da dispositivi mobili. Oltre la metà del traffico web totale passa attraverso l’uso di queste tecnologie e anche gli utenti che ancora preferiscono concludere le transazioni online da pc – poiché le ritengono più sicure – sono soliti consultare la vetrina prodotti e inserire gli oggetti desiderati nel carrello usando la navigazione via mobile.
Realizzare siti responsive, capaci cioè di adattarsi automaticamente al dispositivo su cui vengono visualizzati, è il primo requisito per un’attività interessata ad aprirsi all’e-commerce. Il 57% delle aziende italiane che possiedono un sito e-commerce ha dedicato maggiori investimenti nel mobile rispetto all’anno precedente: è un dato che fa riflettere.
Cosa comprano di più gli italiani online? Il settore che nel 2017 ha fatto registrare la crescita maggiore è quello alimentare, con un +38%: l’acquisto di generi alimentari e la spesa online prendono sempre più piede non solo nelle grandi città ma anche in provincia. Seguono a ruota l’acquisto di prodotti per salute e bellezza (+31) e di mobili e oggetti per la casa (+29%), ma sono in forte crescita anche gli italiani che si servono dell’e-commerce per abbigliamento e moda, per l’editoria e il turismo.
Alla luce di questo boom, progettare un sito e-commerce non potrà prescindere dallo studio accurato della User Experience allo scopo di ottimizzare l’esperienza del navigatore/cliente sulla base dei suoi acquisti, delle sue preferenze e dei suoi comportamenti e indirizzarla strategicamente.