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Novità di Google Earth

Google lancia il suo nuovo Earth

News , 28 Aprile 2017
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Google Earth: evoluzione del web 

Presentata la nuova versione della piattaforma di esplorazione in 3D. Lo scopo? Perdersi.

Sono già passati sedici anni da quando Google Earth stupì il mondo con le sue immagini satellitari: allora si chiamava ancora Keyhole e non era di proprietà del colosso fondato da Page e Brin, che lo acquistò nel 2004 per lanciarlo su scala mondiale.
La nuova versione è stata rilasciata lo scorso 18 aprile ed era molto attesa dal momento che aggiornamenti significativi al software mancavano da un paio di anni. E sembra proprio che le aspettative non siano state deluse, dal momento che c’è chi parla addirittura dell’avvento di un Google Earth 2.0. Vediamo perché.

Una nuova prospettiva

Già a partire dal promo di lancio – un vero e proprio trailer – si avvertono le nuove potenzialità del prodotto: meno di un minuto di riprese satellitari animate che mostrano angoli meravigliosi del nostro pianeta, con musica emozionale e lo slogan finale “This is Earth from a new perspective”.

Google Earth

Le novità più significative balzano all’occhio alla prima interazione con la nuova versione: l’interfaccia utente, basata su Material Design, appare migliorata; tutto il mondo (e non più solo alcuni edifici) è ora esplorabile in tre dimensioni grazie ad una ricostruzione 3D davvero completa e interattiva; e infine – forse il punto più rilevante – per accedere a Google Earth non serve più scaricare nessun software: si accede direttamente online, grazie all’accelerazione hardware del browser. Google continua comunque a puntare sull’utilizzo tramite smartphone e tablet: la nuova app, il cui rilascio è annunciato a breve, punterà soprattutto sullo snellimento del rendering delle cartine per rendere più veloce l’esplorazione tridimensionale del mondo direttamente dal palmo della mano.

Tutto il sapere di Google

Importanti innovazioni si registrano anche sul piano dei contenuti, all’insegna del concetto “Ciò che Google conosce del mondo, ora lo potete sapere”. Google ha sottoscritto accordi con istituti del calibro di BBC Earth, Jane Goodall e la NASA per introdurre nuove sezioni dedicate alla scoperta di popolazioni che abitano i luoghi più remoti del pianeta, ai viaggi nello spazio con immagini catturate dai satelliti, a tour virtuali organizzati nelle località più sperdute e meravigliose del globo.
Inoltre il nuovo strumento Voyager propone schede informative e storie interattive sulle principali città della Terra per rendere ogni esplorazione un’esperienza approfondita e indimenticabile, mentre la sezione viaggi si integra con Google Trips, l’applicazione per organizzare le vacanze.
Non manca nemmeno l’opzione tanto cara al motore di ricerca di Mountain View, il famigerato “Mi sento fortunato”. Cliccando su questo tasto, posizionato nella colonna di sinistra, saremo proiettati in una città a caso della Terra e potremo iniziare a visitarla, scoprendo davvero segreti nascosti.

“Un regalo al mondo”

Rebecca Moore, direttrice di Google Earth ha parlato della portata di questa nuova versione: “Questo è il nostro regalo al mondo. È un prodotto che dialoga con i nostri valori più profondi per fornire istruzione e informazioni alle persone”. E riportando una frase che le disse un collega, ha marcato la distanza fondamentale con il suo parente più stretto in Google: “Si usa Google Maps per orientarsi, si usa Google Earth per perdersi”. Più chiaro di così...