Fino a pochi anni fa tutti i domini prevedevano il suffisso "www" che antecedesse il nome del sito internet; questo aspetto era imprescinbile dato che le reti erano in maggioranza locali. Questa consuetudine diffusa è rimasta attuale anche ai giorni d'oggi nonostante le necessità delle reti fosse cambiata radicalmente.
Oggi come oggi lo stesso dominio è richiamabile indistintamente attraverso la scrittura o meno del suffisso e quindi è posssibile fornire due "url" diversi per lo stesso sito internet. Ma cosa cambia a livello usabilità?
Se consideriamo solamente la UX del visitatore non cambia nulla, dando una doppia possibilità di intercettare il nostro sito internet all'utente finale. Questa condizione porta molti webmaster a non considerare le possibili ripercussioni nella Serp di Google portando il cliente finale nel limbo dei "contenuti duplicati" per il motore di ricerca.
Google, non essendo democratico, non premia questa scelta e nonostante il sito sia sempre nostro lo considera duplicato andandolo a penalizzare nella sua Serp con posizionamenti in pagine secondarie del suo database.
Per ovviare a questo potenziale problema le opportunità sono essenzialmente due:
E' sempre buona consuetudine inviare a Google nella propria Sitemap del sito internet la versione preferita così da essere certi che lo Spideer del motore di ricerca segua la nostra indicazione.